Coronavirus: Casasco, presidente nazionale Confapi: “UE pensi anche a PMI, serve sistema integrato”
Roma, 20 mag. – (Adnkronos) – “L’Europa non deve pensare solo alle grandi imprese, perché la nostra economia è un sistema di filiera che deve essere integrato. Dalla recessione provocata dal coronavirus pmi e grandi gruppi ne escono insieme”. Lo sottolinea all’Adnkronos Maurizio CASASCO, primo vicepresidente di Cea-Pme e presidente di Confapi, commentando la richiesta fatta alla Commissione Europea dalla Cea-Pme, la confederazione che raggruppa 22 associazioni di Pmi europee a cui fanno capo 2,1 milioni di imprese, che occupano 16 milioni di lavoratori, e di cui Confapi fa parte. In una lettera alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, la confederazione chiede di destinare 50 miliardi del recovery fund alle pmi. “Se l’Europa ci da’ retta non si uccide il tessuto connettivo” fatto di milioni di piccole e medie imprese che sono fondamentali anche per i grandi gruppi, ricorda CASASCO, sottolineando come nel grande ‘corpo’ dell’economia europea “non esiste un ‘organo’ più importante di altri”. “La grande industria europea – spiega il presidente Confapi – spesso assembla, ma quella tedesca, ad esempio, non chiede alle pmi italiane una manifattura solo di quantità ma soprattutto di qualità”. Resta sullo sfondo – ammette CASASCO – “il bisogno delle nostre industrie di capitalizzarsi: per questo abbiamo proposto la defiscalizzazione dell’utile 2019 messo a capitale. Se c’è una cosa che il coronavirus ha messo in evidenza è la realtà produttiva del nostro paese, dove ci sono situazioni che vanno valorizzate, e al fianco delle grandi realtà, che restano importantissime, sono le pmi che lavorano e pagano le tasse”.
(Mge/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 20-MAG-20 20:25 NNNN